Istruzioni per l'uso

Istruzioni per l'uso: ormai l'avrete capito, questo è un blog un po' fuori dal comune. L'intento è quello di divertirci con voi; come? Abbinando post scritti a 4 mani (ma la cosa carina è che non ci mettiamo d'accordo; una scrive quel che vuole, l'altra "risponde") a ricette prese dal web. Inserire piatti preparati da noi sarebbe troppo laborioso soprattutto perché entrambe vogliamo portare avanti anche i nostri blog personali. Per la stessa ragione non potremo venire a commentare da voi (per quello useremo ognuna il proprio blog "serio"), lo faremo qui, rispondendo a tutte, sempre e con doppia risposta. Se vorrete partecipare a dare un'anima in più a questo spazio, mandateci il link di una delle vostre ricette e poi... preparatevi perché ve le "faremo a pezzi". I post avranno cadenza settimanale ma crediamo potrà essere interessante seguire i vari botta-e-risposta nei commenti.
Infine: preparatevi perché avrete delle sorprese ed un blog tutto cliccabile!!!


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lunedì 26 dicembre 2011

La cura dell'uva


l'immagine è stata presa qui

... ed eccoci, come ogni lunedì, al nostro consueto appuntamento settimanale.
Un lunedì di festa, quello di oggi; così anche noi, prese da un'insano momento "buonistico", abbiamo pensato di farvi un regalino. Oggi nessun post delirante scritto con le nostre 4 manine bensì un racconto ironico/umoristico scritto da Achille Campanile, tratto dal libro "Asparagi e immortalità dell'anima" ed intitolato "La cura dell'uva".
Scommettiamo che qualcuna di voi, reduce da grandi mangiate, non tarderà a far tesoro dei consigli dietologici in esso contenuti... 

La cura dell'uva 

Voi adesso vorrete sapere se io faccio la cura dell'uva, come la faccio, quando la faccio e se non la faccio che cura fo. Ebbene, sì, la faccio. E con questo? Faccio anche la cura dei fichi, se volete saperlo. Io bado molto alla salute e non c'è cura che mi lasci sfuggire.
D'inverno fo la cura dei datteri, delle mele, dei fichi secchi, noci, arance. A primavera faccio la cura delle fragole; poi quella delle ciliegie, che anche mi fa molto bene. D'estate mi curo con le pesche, le albicocche, le susine. Faccio anche la cura dell'anguria, o cocomero e ne risento notevoli benefici. Un mio amico, salutista accanito, la praticava in un modo eccessivo: mangiava tre o quattro angurie la mattina appena alzato.
Ma anche nelle cure non bisogna esagerare. Gli fecero male, anche perché le mangiava senza sbucciarle, e proprio a quell'epoca prevaleva la tendenza medica che consiglia di sbucciare la frutta. Nel quinquennio successivo, in cui prevalse la tendenza medica opposta, gli avrebbero fatto molto bene. Ora pare che la buccia della frutta in genere torni ad essere considerata dai medici dannosa all'organismo. Per mangiarla bisognerà aspettare l'anno venturo, durante il quale certamente i medici sentenzieranno che mangiare la frutta senza sbucciarla è quanto di più salutare sia dato immaginare.
Un'altra buona cura è quella dei fichi col prosciutto. Anche il melone col prosciutto fa bene. So che il medico me l'ha ordinato e ne ho tratto beneficio. Per di più è una di quelle poche cure che faccio senza ripugnanza e la preferisco ad altri sistemi terapeutici. Volete paragonare un'iniezione ad un piatto di melone e prosciutto?
Il melone col prosciutto sembra sia particolarmente indicato per le malattie nervose. Conosco un tale, nervoso all'eccesso, che, quando nella stagione estiva non trova a tavola il melone col prosciutto, da in escandescenze e appena lo vede si calma per incanto. Gli passa la crisi. La sola vista del melone col prosciutto ha su di lui un'azione sedativa.
Una volta visitai un ospedale dove tutti gli ammalati erano curati esclusivamente con melone e prosciutto. La mattina, all'ora della visita, i medici, accompagnati dalle infermiere con le tabelle cliniche, facevano il giro dei padiglioni e davanti ad ogni letto prescrivevano, secondo la gravità dei mali: melone mezzo chilo, prosciutto un etto; tre etti di melone in ghiaccio e quattro fette di prosciutto di montagna vecchio, ecc. In sostanza i meloni venivano considerati come delle grosse pillole. Dietro al gruppo dei sanitari in camici bianchi, si vedeva silenziosamente avanzare su ruote gommate, lungo le corsie, uno di quei carrelli di ristorante con sopra grossi salami, alzate di frutta, prosciutti interi. Gli ammalati, supini nei candidi letti, solo alla vista dei "medicinali" si rianimavano.
Poiché m'è capitato di accennare al prosciutto e non so quando la mia buona stella mi concederà di parlarne un'altra volta, ne profitto per fare alcune osservazioni su quest'ottimo salume che io tanto amo crudo quanto trascuro cotto. M'è avvenuto talvolta di sentir lamentare a tavola, specie da qualche padrona di casa davanti ai suoi ospiti, che il prosciutto fosse "tagliato male", cioè a fette non abbastanza sottili. In questi casi non l'ho confessato, ma segretamente mi sono compiaciuto che fosse tagliato male. Sarò un cinico, ma non me la sento di dire una cosa per un'altra. Crudo, stagionato, con pochissimo grasso ed in fette un po' spesse, così va mangiato il prosciutto da chi sa intenderne la poesia (beninteso, accompagnato con un vinello leggero). E se non temessi d'offendere i sentimenti d'una forse numerosa falange di persone dal gusto rovinato, non esiterei a dire: abbasso il prosciutto cotto! Ma di questo e d'altre questioni affini mi riprometto di trattare con la necessaria larghezza in un'opera che intendo scrivere sul prosciutto, quando non avrò altro da fare.
Per tornare al tema, lasciatemi dire che il melone col prosciutto, i fichi col medesimo, il formaggio con le pere, appartengono a quei grandi binomi internazionali, di fronte ai quali tutti ci inchiniamo, senza tentare d'indagarne il mistero. Perché il melone col prosciutto e non col manzo lesso? Perché il formaggio con le pere e non, putacaso, con le fragole?
Di questi famosi e misteriosi accoppiamenti, altri esempi minori, ma non per questo meno notevoli, sono l'insalata con le uova sode, i carciofi con la coratella (quest'ultimo, tuttavia, limitato alla zona di Roma e provincia), la polenta con gli uccelli, ecc.
Io mi domando chi sarà stato l'inventore, ad esempio, dei fichi col prosciutto. Come gli sarà venuto in mente questo geniale accoppiamento. Chissà quante prove avrà fatto prima di giungere alla combinazione che doveva avere tanta fortuna. Perché in apparenza non c'è alcun nesso tra i fichi e il prosciutto. Ma la loro unione, bisogna riconoscerlo, è delle più felici...
L'inventore avrà fatto lunghi esperimenti. Avrà provato a combinare i fichi con le bistecche, e, dopo aver assaggiato, avrà detto scoraggiato, scotendo il capo: "Non ci siamo ancora". Più volte sarà stato tentato di mandare al diavolo le faticose ricerche, ma la buona compagna della sua vita l'avrà esortato a perseverare, ad aver fede nel successo. E lui, allora, animato da novella energia, avrà provato a combinare i fichi con gli spaghetti. Nuovo insuccesso, nuovo scoraggiamento. Oppure coi latticini. O il prosciutto con le susine, o con le banane, o con le mele. Avrà passato notti insonni, la famiglia avrà camminato in punta di piedi per non disturbarlo. Sarà stato d'umor nero per settimane. E finalmente, là! la rivelazione: i fichi col prosciutto! Fu un trionfo. La fortuna assicurata.
La cosa è anche più notevole se si pensa che, cronologicamente, i fichi sono nati molto tempo prima del prosciutto. Per secoli e secoli essi non ebbero con chi accoppiarsi. Per millenni rimasero soli. Oppure può darsi che l'importante scoperta, come molte scoperte, sia dovuta al caso. Un giorno forse uno scienziato stava mangiando pane e prosciutto sotto un albero di fichi e gli sarà cascato un fico in bocca. Newton, quando stava sotto un albero e gli cadde una mela sulla testa, scoperse la legge della gravitazione universale; lui avrà scoperto una cosa almeno altrettanto utile all'umanità: i fichi col prosciutto.
A proposito di Newton, a qualcuno può sembrare strano che una così grande scoperta sia legata alla caduta di una mela. Invece è la cosa più naturale di questo mondo. Il famoso fisico stava sotto un albero, quando gli cadde la mela sul capo. Non avendo altro da pensare, cominciò a pensare a questa storia della mela caduta (si sa infatti che i grandi pensatori sono quelli che non hanno pensieri, altrimenti avrebbero altro a cui pensare). Dunque si mise a pensare: come mai la mela cade in giù invece che in su?
(Certo, per fare queste grandi scoperte, oltre che gran geni bisogna essere anche un po' scemi. Come può venire in mente a qualcuno che una cosa possa cadere in su?). Così, a furia di pensare che le cose che cadono hanno la curiosa abitudine di cadere sempre dall'alto in basso e che mai, guarda caso, se n'è vista una che cadesse dal basso in alto, il famoso scienziato, che è, che non è, arrivò a scoprire la legge dell'attrazione universale. Difatti, pensò, se una mela fosse attirata in su, cadrebbe in su, invece che in giù. Bella scoperta, direte. Eppure, prima di lui, nessuno ci aveva fatto caso. E sì che mele dovevano esserne cadute miliardi di miliardi. E chissà quante altre grandi scoperte si potrebbero fare se facessimo caso a tutte le altre cose ovvie che succedono intorno a noi e di cui, forse, nemmeno ci accorgiamo, o su cui non riflettiamo abbastanza.
Sempre a proposito del grande fisico, mi domando se avrebbe ugualmente scoperto la legge della gravitazione universale, ove, invece che sotto un albero di mele, si fosse trovato sotto un albero di cocco.

Qui finisce il racconto.
Noi abbiamo la speranza che vi sia piaciuto o almeno non vi abbia annoiato troppo e con ciò... vi lasciamo con i nostri migliori auguri di Buone Feste!
                                                                            Tinny e Fausta

22 commenti:

  1. Ed io che ho inventato la tuma con le fragole non sono diventata famosa.....che iella!!!!!!
    Un bacione,grazie per il bel racconto ed ancora auguri a tutte e due.

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  2. cara Mariabianca, hai provato a proporre il tuo abbinamento alla Cialtrini Editore? Non sia mai...
    Auguroni anche a te, carissima. Un bacio

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  3. io faccio la cura della ricotta con la nutella spalmati sopra una fetta di pane, vi assicuro che alla fine di ogni fetta vi sentirete sempre meglio!!

    Ma dico io nemmeno gli auguri per il mio onomastico....questa me la lego al dito e non vi dico quale!!

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  4. Oi ragassuole io faccio le bolle.
    Tanti auguri Mariabianca, Faustidda ha ragione sulla Cialtrini, prova!

    Stefania: ma come non ti è arrivato il super mazzo di fiori con 12 chili di cioccolatini e torrone?? Eh si che l'avevo detto alla signorina Rosario...

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  5. simpaticissimo come voi questo racconto.
    Colgo l'occasione per mandarvi i miei auguri per queste feste che ancora non sono finite. Sono talmente fusa in questo periodo che non ricordo più a chi ho fatto gli auguri di Natale e a chi no.....perdonatemi.
    un bacione
    sabina

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  6. Bello il racconto. Vi rinnovo anche qui i miei più cari Auguri di Buone Feste!!!

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  7. Stefania... il problema del tuo onomastico e che cade in periodo festivo, gli auguri finiscono "nel calderone". Meglio il mio che cade... il 19 decembre! ;))
    Beh, dai, auguri in ritardo!!!
    ... e la tua cura è da seguire...

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  8. Sabina e Carla: auguri anche a voi! Speriamo in un buon anno, un bacio

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  9. Leggendo questo racconto ho avuto la coferma: ma un autore "normale", di quellipallosi che sfoggiano tutto il loro sapere usando terminologie arcaiche e in disuso, uno di quelli di moda no, eh? Li scovate tutti voi, vedo ?! Auguri fanciulle :))

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  10. Ciao ragassuole!!!! Come state? Io sto benissimo. Feste passate in casa con le persone care, tutto tranquillo insomma. E voi? Sapete che mi piace un sacco quello scrittore che avete trovato....(ma dove lo avete trovato?, è molto simpatico. Ho un desiderio per l'anno nuovo, lo posso dire?.....cioè scrivere? Me lo permettete?

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  11. Elena e Meris: vi dico un segreto... lo scrittore l'abbiamo trovato... nell'uovo della scorsa Pasqua! (Tinny sostiene che quell'uovo ce l'aveva regalato Rosario; pensate un po' a che punti...).

    Elena: auguroni anche a te!
    Meris: Lo puoi dire! Eccome se lo puoi dire! Allora auguri anche per questo nuovo progetto!!!

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  12. La signorina Rosario in quella circostanza fu squisita! Quell'uovo ce l'ho ancora nel cuore!...Ed il bigliettino?? Che commozione...eh? Cerebrale, dici? Ma non mi sembra...mi sento abbastanza bene stasera, ho preso tutte le mie pillole...cosa? Come me le hai sostituite!...con cosa??!!

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  13. Allora ecco il mio desiderio per l'anno che verrà. Vorrei che Faustidda riconoscesse un pò di meriti alla povera Rosario. Pensate che Rosario mi ha telefonato piangendo come una fontana. Dice che Faustidda non solo non considera tutto ciò che fa in casa per lei ma, ancora peggio, si comporta come se la poverina non esistesse proprio! Insomma, Rosario per la Faustidda è inesistente. Su Faustidda, fai la brava e almeno saluta Rosario "quando la vedi". Ok?

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  14. se se, la saluto, vah,..ma Meris! Sei sicura che a telefonarti non sia stata "una Tinny" sotto mentite spoglie??? (ne sa una più del diavolo, quella ragassuola...)

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  15. Non è vero.


    Meris: hai ragione...povera Rosario. Oltretutto, mi sembra che non stia bene proprio "gniente"...è tutto lo stress che accumula per colpa della Faustidda.

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  16. Ragazze ho un problema. Blogger non aggiorna i post che pubblico! Come devo fare? Aiutoooooooo

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  17. Uhhhh, a me non lo aggiorna mai, ci mette tantissimo. Devi aspettare e portar tanta bella "pasiensa".

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  18. mi sembra che i post debbano pesare entro un tot per essere processati subito altrimenti ci mette un bel pò ma non ricordo Meris, prova a vedere nel forum di assistenza

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  19. grazie ragazze, ora sembra tutto a posto. speriamo bene. Tinny, come sta Rosario?

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  20. E' chiusa in camera sua, la si sente singhiozzare da giù...

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  21. Un felice e sereno 2012 ragassuole.....auguri a tutte e....tre

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